
Il Paese centroasiatico punta tutto sulla blockchain, creando due zone economiche sperimentali: una per testare le crypto nei pagamenti quotidiani, l’altra per sviluppare soluzioni Web3 sulla rete Solana.
Il Kazakistan si è prefissato un obiettivo chiaro: diventare un polo d’innovazione digitale, senza più dipendere da piattaforme straniere o infrastrutture centralizzate. Così, dopo aver aperto la strada al mining già qualche anno fa, ora rilancia con qualcosa di molto più ambizioso: creare la Solana Economic Zone Kazakistan.
Niente slogan, ma un’iniziativa concreta costruita sulla blockchain Solana, con l’appoggio della Solana Foundation e una tabella di marcia che parte dalla tokenizzazione degli asset e finisce dritta nella formazione degli sviluppatori.
The Solana Foundation has signed an MOU with Kazakhstan's MDAI following the launch of the first Solana Economic Zone in Central Asia 🇰🇿
— Solana (@solana) June 21, 2025
This partnership will advance tokenized capital markets, crypto developer education, and resources for Solana startups based in the region. pic.twitter.com/TgR0SDN66H
Questa nuova SEZ KZ – così viene chiamata – non è una trovata pubblicitaria, bensì una sandbox regolamentata dove sarà possibile sperimentare, sviluppare e testare applicazioni Web3. Non solo progetti finanziari, ma anche gaming, agritech, energia e servizi.
La direzione è chiara: attirare startup locali e internazionali, creare nuove opportunità e, nel frattempo, costruire competenze interne grazie a un programma nazionale di formazione su Rust e blockchain engineering, il tutto in collaborazione con università locali e l’Astana Hub.
C’è chi ha visto in questa mossa un richiamo esplicito al DMCC Crypto Centre di Dubai. In effetti, le somiglianze non mancano, ma in questo caso l’approccio è ancora più su misura: giurisdizione kazaka, focus educativo e forte presenza istituzionale.
Snorter (SNORT): uno strumento veloce in un mercato che non aspetta
Tra le nuove proposte basate su Solana, Snorter si distingue per un’impostazione tecnica che guarda alla velocità e alla praticità nell’ambito trading. Il progetto, infatti, ruota attorno a un bot di trading integrato su Telegram pensato per l’ecosistema Solana, capace di intercettare movimenti rapidi, copiare operazioni di altri utenti e tenere sotto controllo il proprio portafoglio in tempo reale.

Tra le caratteristiche più rilevanti, spiccano le commissioni contenute, decisamente più basse della media del settore, la protezione contro front-running e funzioni di staking legate al token nativo $SNORT.
I prossimi round della crypto presale prevedono un aumento del prezzo del token $SNORT. Pertanto, chi fosse interessato a entrare nel progetto alle condizioni di prezzo più favorevoli dovrebbe valutare la possibilità di partecipare alla prevendita ora, prima che il costo per token venga aggiornato verso l’alto (e prima di una possibile esplosione del suo valore dopo il isting sugli exchange, che avverrà appena conclusa la prevendita).
Al momento in cui scrivo, è possibile comprare Snorter ($SNORT) un prezzo unitario per token pari attualmente a 0,0965 dollari.
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