Il contenzioso tra Ripple e SEC si avvicina al gran finale. Con l’ETF in vista e un pattern storico che si ripete, XRP sembra pronta per il breakout più importante della sua storia.
Chi ha seguito XRP per un po’ lo sa: certe cose non succedono per caso e ogni volta che si avvicina il mese di luglio, qualcosa si muove. E anche stavolta, dopo mesi di incertezze e fasi di accumulo, XRP si trova in un punto cruciale, lo stesso che in passato ha anticipato movimenti esplosivi.
A gennaio aveva toccato i 3,40 dollari, poi era tornata giù, scendendo fino a 1,61 dollari ad aprile, e ora sta nuovamente testando quell’area e molti analisti, come EGRAG Crypto, iniziano a collegare i puntini. Quando si parla di pattern storici, non è questione di magia, ma di cicli di mercato, che, nel caso di XRP, sembrano seguire una sceneggiatura ben scritta: con giugno fiacco e un luglio con possibili sorprese in arrivo. Anche stavolta si ripete la storia: Q2 sottotono, ma Q3 pronto a rimbalzare.
#XRP In The White Circle ⚪️, We Always Pump! 🔥
— EGRAG CRYPTO (@egragcrypto) June 20, 2025
Based on my analysis, here are the potential targets:
▫️🏳️ $11.50
▫️🏳️ $27 (with a massive 1227.5% pump)
▫️🏳️ $42
Now, you might wonder: 🧐
How did I arrive at these figures? Why is the minimum target $11.50, and why could we… pic.twitter.com/rnQebqMwED
La questione legale è ormai alle battute finali
Nel frattempo, il caso Ripple contro SEC è ormai al giro di boa e dopo anni di tira e molla, il 16 giugno le due parti hanno messo in pausa le rispettive azioni di appello. Un segnale forte, chiaro, che indica che l’accordo è quasi fatto.
Dentro l’accordo c’è tutto: l’ingiunzione che verrebbe cancellata, la sanzione ridotta a 50 milioni di dollari, e il resto della multa che tornerebbe indietro. Non è solo un dettaglio: è la conferma implicita di una vittoria pesante per Ripple. E c’è un altro dettaglio che non va sottovalutato; il prossimo aggiornamento ufficiale è atteso entro il 15 agosto e, a quanto pare, sarà quello il momento in cui il giudice Torres metterà nero su bianco che XRP non è una security. Se davvero accadrà, sarà il segnale definitivo per molte istituzioni che finora sono rimaste alla finestra.
Il supporto tiene e il trend resta “bullish”
Dal punto di vista tecnico, ci sono segnali che confermano l’aria da bull market, uno su tutti: il supporto a 1,88 dollari ha tenuto benissimo, nonostante le recenti turbolenze. L’analista Dark Defender lo aveva detto, e per ora il mercato gli dà ragione, con XRP che continua a seguire la famosa Wave 5, quella che in analisi ciclica indica l’ultima spinta prima del top di fase.

Se le cose dovessero andare come già visto in passato, da qui potrebbe davvero partire un nuovo rally. Al momento si viaggia intorno ai 2,17 dollari, ma secondo le proiezioni più ottimistiche i livelli da tenere d’occhio sarebbero molto più in alto e tanto per capirci, ci sono tre target ipotizzati: 11,50, 27, oppure persino 42 dollari.
Tutto dipenderà dalla forza del movimento in arrivo. Una delle conseguenze più immediate della fine della querelle legale potrebbe essere lo sblocco della partecipazione istituzionale, dato che finora molti fondi, banche e grandi investitori hanno evitato XRP proprio per via dell’incertezza normativa, ma se arriva l’ok definitivo, cambia tutto. Ripple potrebbe diventare il primo grande progetto crypto a uscire indenne da una battaglia legale con la SEC e questo, agli occhi degli investitori tradizionali, pesa parecchio.
Best Wallet (BEST) e l’interesse crescente per la sicurezza nel Web3
Con l’attenzione sul futuro di XRP e l’evoluzione del contesto crypto, cresce anche la domanda di strumenti affidabili per custodire i propri asset. In questo quadro si inserisce Best Wallet (BEST), una piattaforma di wallet crypto di ultima generazione che offre agli investitori una gestione sicura e semplice per chi si muove nel Web3.
Best Wallet, infatti, è pensato per rispondere a una doppia esigenza: protezione contro le minacce informatiche e piena compatibilità con la nuova generazione di applicazioni decentralizzate. L’interfaccia è essenziale, accessibile anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo delle criptovalute, con al centro dell’intero ecosistema il token nativo BEST, attualmente disponibile in fase di crypto presale.
Ad oggi, la raccolta di investimenti ha già superato i 13,5 milioni di dollari, con un prezzo per singolo token BEST pari attualmente a 0,025225 dollari. Questi numeri che riflettono un interesse crescente, alimentato non solo dalla solidità tecnica del progetto, ma anche da incentivi mirati per i primi acquirenti.
Per chi intende entrare nel progetto alle condizioni più vantaggiose possibili, conviene considerare l’ingresso in questo momento, acquistando ora i token BEST sul sito ufficiale di Best Wallet, prima che la fase di prevendita si concluda.
Con il passare delle settimane, infatti, è previsto un aumento graduale del prezzo che potrebbe ridurre i margini di convenienza.
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