Dopo le recenti aperture della SEC, società come REX Shares e Osprey Funds si sono mosse in anticipo, presentando una richiesta per lanciare un ETF basato sulla blockchain di Solana.
Ma a che punto siamo realmente? Se da un lato cresce l’attesa per un possibile debutto a giugno 2025, dall’altro la situazione resta ancora incerta. Di seguito, analizziamo nel dettaglio tutti gli sviluppi più recenti L’interesse attorno a un ETF legato a SOL è ai massimi livelli. Gran parte della community crypto ritiene plausibile un lancio entro quest’anno.
Secondo un’analisi condivisa da un esperto di Bloomberg, il debutto dell’ETF potrebbe avvenire proprio nel mese di giugno. Il post pubblicato sui social ha raccolto quasi 3.000 like e oltre 150.000 visualizzazioni, a conferma del forte entusiasmo che circonda questo evento.
Cosa cambierebbe con l’arrivo di un ETF Solana
L’introduzione di un ETF rappresenta un’opportunità strategica per qualsiasi criptovaluta. In particolare, Solana avrebbe così accesso a un bacino di investitori istituzionali molto più ampio rispetto a quello attuale.
Inoltre, grazie alla semplicità di accesso offerta da questi strumenti finanziari, non servirebbero competenze tecniche specifiche per investire in SOL. L’ETF potrebbe essere quotato su importanti indici borsistici e distribuito tramite broker noti al grande pubblico, come eToro o Robinhood.

Solo nel 2024, Robinhood contava circa 11 milioni di utenti attivi: una platea enorme che potrebbe contribuire a un’ulteriore crescita del valore di Solana. L’ETF eliminerebbe molte delle barriere tecniche e fiscali che oggi limitano l’ingresso nel mercato delle criptovalute.
Più legittimità e visibilità per l’intera rete Solana
Oltre all’aspetto finanziario, un ETF su Solana contribuirebbe ad aumentare la credibilità e la visibilità dell’intero progetto. Questo potrebbe attirare nuovi sviluppatori e capitali verso il suo ecosistema.
Solana si distingue per l’attenzione verso le app decentralizzate (dApp), e un maggiore coinvolgimento istituzionale potrebbe accelerare la nascita di nuovi progetti. In sintesi, un ETF significherebbe espansione, investimenti e maggiore adozione.
I dubbi della SEC non sono ancora superati
A differenza del Bitcoin, Solana non è ancora stato ufficialmente riconosciuto come asset non finanziario. Questo rappresenta un ostacolo importante per l’approvazione definitiva di un ETF dedicato.

A fine maggio 2025, la SEC ha inviato una comunicazione formale all’industria crypto, evidenziando alcune pratiche ritenute poco trasparenti da parte di alcuni emittenti. Tra le criticità: l’uso di sussidiarie offshore (es. Isole Cayman) e la struttura atipica con cui alcuni ETF vengono presentati come fondi di investimento.
Conclusioni: il lancio è possibile, ma non ancora certo
Anche se diversi segnali fanno pensare a una svolta positiva, l’approvazione ufficiale dell’ETF su Solana non è ancora confermata. Tuttavia, il contesto normativo sta evolvendo rapidamente, e le società crypto si stanno preparando a sfruttare al meglio la prossima finestra di opportunità.
Per ora, resta da vedere se la SEC accetterà questo nuovo approccio e se SOL potrà davvero entrare nell’universo degli ETF regolamentati. Le basi sembrano esserci, ma non ci sono ancora certezze.
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