Brad Garlinghouse ha cambiato idea sulla sua posizione una volta molto critica su DOGE. In questo modo migliorano le prospettive di Dogecoin grazie al riconoscimento di un personaggio di alto rilievo istituzionale che ammette il suo valore come asset altamente liquido.
Parlando al Ripple Apex, Garlinghouse ha affermato che quello che era nato come uno scherzo è ormai più di una meme coin. Ha quindi preso le distanze dalla sua precedente posizione sulla meme coin che aveva definito in passato come “rug pull arricchisciti e scappa”, per poi riconoscere che Dogecoin è “parte dell’ecosistema. Ha un ruolo”.
Facendo riferimento al continuo sostegno di Elon Musk, Garlinghouse ha dichiarato che Musk “ha portato Dogecoin a un tale livello di liquidità che non sparirà più”.
“I used to speak not so kindly about Dogecoin… was created as a joke, right?” ~ #Ripple CEO @bgarlinghouse pic.twitter.com/pEB91t3KiP
— The Crypto Times (@CryptoTimes_io) June 12, 2025
Pur non avendo fatto apertamente riferimento a una partnership, questa apertura rappresenta un cambiamento di rotta importante per una figura per vocazione vicina al mondo della finanza tradizionale, aprendo la porta a una potenziale accettazione istituzionale.
Mentre si susseguono le voci di una possibile approvazione di un ETF su Dogecoin, le parole di Garlinghouse possono essere viste come una prima forma di convalida. Di fatto rafforzano lo status della meme coin come una tra le crypto migliori da comprare.
Analisi prezzo Dogecoin: le istituzioni possono spingere DOGE?
Anche senza una collaborazione con Ripple, Dogecoin potrebbe essere pronta a un breakout. La coin sembra stare seguendo un grande pattern “cup-and-handle” che dura da 4 anni.
DOGE si sta attualmente consolidando all’interno del canale discendente che forma il manico, ma una zona di confluenza in rapido avvicinamento potrebbe favorire un breakout nelle prossime settimane.
Un supporto chiave dal livello Fibonacci 0,236 e la trendline di supporto storica che ha sostenuto ogni minimo importante di DOGE da settembre si stanno avvicinando al punto di incontro con la resistenza del canale.

Il supporto storico che ha segnato i minimi di DOGE da settembre potrebbe spingere un breakout proprio mentre si interseca con la resistenza superiore del canale, in linea con il supporto del livello Fibonacci 0,236.
Una rottura confermata porterebbe a un target tecnico intorno a 0,75 dollari, un guadagno del 300% rispetto ai livelli attuali e in linea con l’estensione Fibonacci 1,618.
La prossima scadenza del 15 giugno per una decisione sull’ETF Dogecoin spot negli Stati Uniti potrebbe essere il catalizzatore che DOGE aspetta, aprendo la porta agli ingressi istituzionali in caso di approvazione.
#Dogecoin awaits eagerly for SEC ETF rulings in June.
— dogegod (@_dogegod_) June 12, 2025
Approval odds near 80%. pic.twitter.com/nD3d0bvkmF
Anche gli indicatori di momentum segnalano afflussi retail. L’RSI si è stabilizzato a 45 dopo essere sceso sotto la zona neutra e il MACD si sta stringendo, suggerendo un potenziale incrocio che potrebbe cambiare il sentiment.
C’è da dire che al momento la configurazione non è ancora prettamente rialzista. D’altro canto è lontana dall’essere ribassista. Questo equilibrio fragile suggerisce che qualsiasi aumento di volume o sentiment potrebbe cambiare la situazione.
Se il supporto che finora si è confermato come ancora di salvezza si trasformasse in base di accumulo, DOGE potrebbe finalmente rompere la struttura del manico e riprendere il suo trend di lungo periodo.
Bitcoin potrebbe avere un vantaggio, con un piccolo aiuto
Chi si è lanciato su asset speculativi come Dogecoin è abituato a forti variazioni di valore per via di una connaturata volatilità dell’asset.
Chi si sta invece consolidando come punto di riferimento stabile nel settore crypto è Bitcoin. La principale crypto potrebbe però non rappresentare più un investimento redditizio per chi investe piccoli capitali date le minime variazioni di prezzo. Al momento resta un grosso limite strutturale per l’ecosistema Bitcoin legato notoriamente alla scalabilità.
Transazioni lente, commissioni alte e programmabilità limitata ne hanno ostacolato la competizione con le reti Ethereum e Solana, almeno fino ad ora.
Questa situazione potrebbe cambiare grazie a Bitcoin Hyper ($HYPER), il primo Layer 2 in tempo reale su Bitcoin che porta la velocità di Solana e gli smart contract direttamente nell’ecosistema Bitcoin.

Basato sulla Solana Virtual Machine (SVM) e su un Canonical Bridge decentralizzato, permette dApp veloci, economiche e componibili, sempre protette dalla sicurezza di Bitcoin.
Con oltre 1,1 milioni di dollari raccolti nella seconda settimana di prevendita, gli investitori stanno già sostenendo $HYPER, grazie anche a un APY del 648% sullo staking che premia i primi partecipanti.
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