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USA, Trump annuncia Dazi a tutto il mondo. A farne le spese sono le Big7 di Wall Street

Giuliana Morelli

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi su scala globale, segnando una svolta significativa nella politica commerciale americana. I dazi comprendono un’imposta di base del 10% su tutte le importazioni. Il piano, poi, prevede anche tariffe più elevate per specifici partner commerciali: 34% sulla Cina, 24% sul Giappone e 20% sull’Unione Europea. 

La decisione, definita da Trump come “Liberation Day”, mira a correggere quelli che l’amministrazione considera squilibri commerciali a sfavore degli Stati Uniti. Tuttavia, l’annuncio ha suscitato reazioni immediate sia a livello internazionale che nei mercati finanziari. Immediato il crollo pre-mercato di molti indici di borsa con conseguenti timori di una possibile escalation in una guerra commerciale globale e conseguenze economiche significative.

La Casa Bianca impone sanzioni generalizzate: focus su Cina e UE

L’amministrazione Trump ha introdotto una serie di dazi che colpiscono quasi tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, con particolare attenzione alla Cina e all’Unione Europea. Oltre al dazio universale del 10%, la Cina affronta tariffe aggiuntive che portano il totale al 34%. Più leggera la situazione per l’Unione Europea, soggetta a un aumento del 20%. 

Queste misure sono state giustificate dalla Casa Bianca come necessarie per contrastare pratiche commerciali ritenute sleali e per proteggere l’industria manifatturiera americana. Tuttavia, la comunità internazionale ha reagito con preoccupazione. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha descritto i dazi come un “duro colpo all’economia mondiale” e ha avvertito che potrebbero portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a una possibile recessione globale.

Anche altri paesi, tra cui il Regno Unito e il Giappone, hanno espresso disappunto e segnalato l’intenzione di cercare soluzioni diplomatiche o di adottare misure di ritorsione.

Impatto sui mercati USA e sulle Big7 di Wall Street

L’annuncio dei nuovi dazi ha avuto un impatto immediato e significativo sui mercati finanziari statunitensi. Dopo la comunicazione, i futures del Dow Jones sono scesi di quasi 1.000 punti (-2,2%), l’S&P 500 ha registrato un calo del 3,2% e il Nasdaq ha subito una perdita del 4,1%. Le cosiddette Big7 di Wall Street, tra cui colossi come Apple, Tesla e Nvidia, hanno visto una diminuzione marcata del valore delle loro azioni. 

Ad esempio, Apple ha registrato un calo del 7% nelle contrattazioni post-chiusura. Queste aziende, fortemente dipendenti dalle catene di approvvigionamento globali e dalle vendite internazionali, sono particolarmente vulnerabili alle tensioni commerciali e alle barriere tariffarie. Analisti di mercato hanno espresso preoccupazione per l’aumento dell’incertezza economica e per il potenziale impatto negativo sulla crescita economica. 

Gli economisti avvertono che tali misure potrebbero portare a un aumento dei prezzi al consumo e rallentare l’espansione economica, aumentando il rischio di una recessione. La decisione dell’amministrazione Trump di imporre dazi su scala globale ha innescato una serie di reazioni a catena, sia a livello internazionale che nei mercati finanziari interni. 

Mentre la Casa Bianca sostiene che queste misure siano necessarie per proteggere l’economia americana, molti osservatori temono che possano avere l’effetto opposto, danneggiando le relazioni commerciali, aumentando i costi per i consumatori e rallentando la crescita economica. 

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Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

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