
Il secondo sondaggio annuale “Global Survey on Crypto and Web3” condotto da Consensys e YouGov ha rivelato un’importante tendenza nell’ecosistema delle criptovalute per il 2024: un continuo spostamento verso una mentalità incentrata sulla proprietà.
Il rapporto sottolinea come il settore delle criptovalute, della blockchain e del Web3 sta evolvendo verso un “paesaggio online più equo”, in cui gli individui, piuttosto che le grandi entità, stanno cambiando il loro approccio.
In particolare, non sono tanto le aziende a guidare questa trasformazione, ma i singoli utenti, che stanno abbracciando sempre più la decentralizzazione e la possibilità di avere un maggiore controllo sulle proprie risorse digitali. Il cambiamento in corso riflette una crescente consapevolezza riguardo alla possibilità di possedere e gestire direttamente i propri beni online, ad esempio possedendo una wallet app e creando un ecosistema più inclusivo e partecipativo.
Gli utenti sono sempre più immersi nel Web3
Gli utenti nell’ecosistema delle criptovalute e del Web3 stanno evolvendo da semplici consumatori a collaboratori attivi e costruttori, impegnandosi in un ampio spettro di attività. Oltre a investire in criptovalute, acquistare token non fungibili (NFT) e scambiare asset, molti stanno mettendo in staking le proprie risorse, sviluppando applicazioni decentralizzate (dApp) e contribuendo alla crescita dell’intero ecosistema.
Il cambiamento di ruolo degli utenti è ormai un segno evidente della crescente mentalità di proprietà che sta caratterizzando il Web3, con gli utenti che non sono più passivi ma attivamente coinvolti nel creare, possedere e gestire i propri beni digitali, senza dipendere da intermediari centralizzati.
Inoltre, i partecipanti al sondaggio hanno espresso un forte desiderio di possedere una quota della propria presenza online e dei relativi dati, desiderando essere compensati per il loro contributo all’ecosistema. Ciò riflette un crescente scetticismo nei confronti delle piattaforme tradizionali, in particolare i social media, riguardo alla privacy dei dati e al controllo sulle informazioni personali.
Gli utenti non si fidano più dei sistemi centralizzati e sono sempre più propensi a cercare alternative che garantiscano una maggiore autonomia e trasparenza, rendendo il Web3 una risposta naturale alle preoccupazioni sulla privacy e sul controllo dei dati personali.
Sempre più persone vicine all’universo crypto
Il rapporto evidenzia che i mercati emergenti stanno guidando l’adozione della blockchain, con paesi come Nigeria, Sudafrica, Vietnam, Filippine e India mostrando percentuali significative di possesso di wallet di criptovalute nel 2024. In particolare, oltre la metà degli intervistati in queste nazioni ha dichiarato di possedere un wallet, con punte molto alte in Nigeria (84%) e Sudafrica (66%).
Questi dati dimostrano un crescente interesse per le criptovalute in queste regioni, dove la blockchain è vista come una soluzione innovativa per l’inclusione finanziaria e la gestione delle risorse digitali. La crescente adozione nelle nazioni emergenti suggerisce che la blockchain potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro economico di queste aree.
D’altra parte, in molte nazioni sviluppate, come quelle in Europa, Asia orientale e America, esiste ancora una certa resistenza, sebbene la percezione positiva della blockchain come il “futuro del denaro” sia ampiamente condivisa a livello globale: basti pensare come in Italia la percentuale di chi possiede un wallet crypto superi appena il 25%, quasi la metà della Turchia (44%).
Il rapporto sottolinea che, per il secondo anno consecutivo, il concetto di criptovalute come “futuro del denaro” è quello più frequentemente associato alle monete digitali, con il 93% degli intervistati che afferma di sapere cosa sono le criptovalute, un dato in lieve aumento rispetto al 2023.
Domande e Risposte (0)