Quando si parla del settore crypto, la sicurezza è probabilmente l’elemento di maggior importanza da tenere in considerazione. Alla luce di questa sua importanza, sono molte le piattaforme crittografiche che enfatizzano robuste misure di sicurezza per proteggere i fondi degli utenti.
Fra tutte di recente è stata Bitget, attore leader in questo settore, a dimostrare tutto il suo impegno per la sicurezza in campo crypto, ottenendo dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione la certificazione ISO 27001:2022 in tema di sicurezza informatica.
La nuova normativa ISO27001
ISO 27001:2022 è uno standard riconosciuto a livello internazionale che fornisce un solido quadro per stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni (ISMS).
Quest’ultima versione della norma ISO 27001, approvata di recente, tiene conto del panorama in continua evoluzione della sicurezza delle informazioni e fornisce un approccio sistematico alla gestione dei dati aziendali sensibili per garantirne la sicurezza.
L’ottenimento dello Standard, conferisce a piattaforme come Bitget una tutela aggiuntiva da poter porre al servizio dei propri utenti dimostrando l’atteggiamento proattivo di questi exchange nel mettere al primo posto la sicurezza della propria utenza.
Il futuro della crypto-sicurezza
Il nuovo standard ISO è un grande passo in avanti per la diffusione di nuove procedure di sicurezza ad un livello sempre più elevato, soprattutto in contesto di grande mutamento e relativa novità come quello rappresentato dal Web 3.0 e dalle sue innumerevoli componenti. Sotto questo versante, la tendenza sembra essere più che positiva, con le principali aziende sempre impegnate a migliorarsi per offrire alla clientela la migliore esperienza possibile.
Tenendo sempre l’esempio di Bitget, da qualche tempo la piattaforma ha istituito un fondo di protezione da oltre 300 milioni di dollari per garantire la sicurezza e la copertura anche delle operazioni più grandi, in modo che non si corra mai il rischio che un utente possa restare scoperto.
Dalla sicurezza alle reti L2, la sfida di questo token da 9,5 milioni di dollari
Una delle innovazioni più interessanti nel campo della crypto-sicurezza negli ultimi anni sono sicuramente state le reti Layer 2, cioè quei protocolli di ottimizzazione e potenziamento che si ancorano a reti ed ecosistemi più larghi per migliorarne le prestazioni e offrire una migliore esperienza d’uso agli utenti.
Decongestionando la rete e aumentandone sensibilmente la scalabilità, queste soluzioni sono anche una discreta ipoteca sulla sicurezza delle reti principali. Fra le tante soluzioni Layer 2 nate di recente, la più interessante è Pepe Unchained (PEPU), che mira a migliorare anche di 100 volte la rapidità delle transazioni effettuate sulla rete Ethereum. Ovviamente, per utilizzare il protocollo di Pepe Unchained sarà necessario pagare una fee, seppur irrisoria, in token PEPU. Questi sono attualmente disponibili in crypto presale, in una campagna che ad ora ha già raccolto oltre 9 milioni e mezzo di dollari in appena un mese dal lancio.
Le stime degli esperti fanno pensare come questo possa essere il prossimo grande token token nel mercato in quanto a crescita del valore, che potrebbe facilmente arrivare a 100x una volta avvenuto il lancio sul mercato.
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