Robinhood ha recentemente introdotto il suo primo programma di staking dedicato ai clienti europei, segnando un passo significativo nella strategia dell’azienda di espandersi nel mercato delle criptovalute che epsloderanno.
Questa iniziativa arriva in un momento critico, poiché il governo statunitense ha intensificato la sua offensiva contro il deposito dei token, cercando di regolamentare e limitare le possibilità di ottenere rendite passive tramite staking.
Tale contesto normativo sta generando preoccupazioni considerevoli tra le aziende blockchain, che vedono nella stretta regolamentare una minaccia alla crescita e all’innovazione del settore.
Le tensioni sono tali che diverse aziende si stanno già mobilitando politicamente in vista delle imminenti elezioni presidenziali, sperando di influenzare le politiche future a favore di un ambiente più favorevole allo sviluppo delle criptovalute.
La mossa di Robinhood verso la clientela EU
Robinhood ha lanciato una suite di nuove funzionalità legate alle criptovalute per i clienti europei, ampliando così la sua offerta e rispondendo alle crescenti richieste del mercato. Oltre al programma di staking, inizialmente limitato a Solana ma con possibilità di uscita in qualsiasi momento, la piattaforma prevede app localizzate per i clienti italiani, polacchi e lituani.
Queste app saranno arricchite con moduli Learn & Earn aggiornati e ricompense in asset digitali. Inoltre, gli utenti avranno accesso a oltre 30 criptovalute transabili, con la possibilità di tracciare i prezzi in tempo reale e visualizzare grafici dettagliati.
Da qualche giorno i nuovi utilizzatori della piattaforma possono beneficiare di un bonus del 10% sui propri acquisti netti, utilizzabile entro i primi 30 giorni e pagato in USDC, un’iniziativa pensata per attrarre nuovi clienti e costruire una base solida.
Johann Kerbrat, Vice presidente esecutivo di Robinhood, ha sottolineato come la richiesta di app localizzate e prodotti per rendite passive fosse particolarmente forte tra gli utenti europei, spingendo l’azienda a sviluppare soluzioni su misura per questo mercato.
Robinhood vede in Europa una valida alternativa agli USA
Lo staking offerto da Robinhood in Europa è attualmente sotto pressione negli Stati Uniti. La Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di regolamentazione dei mercati finanziari USA, sta infatti inviando avvisi Wells a molte aziende che offrono servizi di staking sul suolo statunitense.
Infatti, questa situazione critica ha spinto ARK Invest a modificare la sua proposta di ETF spot su Ethereum, eliminando la componente di staking dei token. Le crescenti tensioni normative hanno portato molti osservatori a interrogarsi su ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi.
La motivazione alla base di questa ostilità è principalmente dettata dal fatto che per la SEC degli Stati Uniti, le criptovalute sono valute a tutti gli effetti. Lo staking viene condotto tramite la presa in prestito di una valuta in cambio di un determinato interesse, configurandosi, di fatto, come una forma di attività bancaria.
Non solo Ethereum, ma anche Solana, entrambi pilastri della finanza decentralizzata, sono coinvolti in questo scenario di incertezza normativa. La pressione regolamentare crescente potrebbe mettere a rischio questi ecosistemi, minacciando la loro capacità di operare liberamente e attrarre investitori.
A differenza di Ethereum e Solana, Bitcoin sembra essere al momento al riparo da tali misure. La SEC considera infatti Bitcoin una merce, escludendolo dal campo di applicazione delle normative finanziarie più stringenti che colpiscono lo staking. Tuttavia, il futuro del settore rimane incerto, con potenziali implicazioni significative per l’intero mercato delle criptovalute.
Questo token può essere una svolta nella blockchain
In un periodo “mix” fra possibilità e incertezza, una moneta che potrebbe fare 100x viene proprio dall’ecosistema della già citata Solana: Dogeverse ($DOGEVERSE). Gli sviluppatori di DOGEVERSE puntano su un lancio multi-chain, in modo che il token sia disponibile a un vasto pubblico su tutte le blockchain come Solana, Ethereum, Base e BSC.
Il token infatti è stato sviluppato appositamente con l’intento specifico di riuscire a creare una criptovaluta che in grado a determinate tecnologie e protocolli di “bridging” riesca a mettere in comunicazione in modo sicuro ed efficiente le varie blockchain principali su cui, al momento, si svolge la grandissima maggioranza delle transazioni crypto.
I token sono inoltre dotati di una funzione di staking che consente di generare reddito passivo sotto forma di token aggiuntivi quando contribuisci con i tuoi token $DOGEVERSE allo staking pool. Tutto ciò, insomma, finisce con il configurare Dogeverse come un investimento potenzialmente ottimo.
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