L’inizio della settimana ha visto il rapporto EUR/USD abbattersi velocemente, toccando il fondo a 1,0570 martedì mattina, un valore minimo non visto dal 16 marzo. Tale sviluppo è alimentato da una combinazione di fattori: da una parte, le dichiarazioni di alcuni membri della Banca Centrale Europea (BCE) hanno giocato a sfavore dell’euro, dall’altra, il dollaro ha tratto beneficio da un ambiente globale incline all’avversione al rischio.
Esaminando la traiettoria dell’EUR/USD rispetto al suo picco annuale di 1.1275, osservato poco più di due mesi fa, si rileva una perdita notevole di oltre 700 pip nel mercato degli investimenti Forex.
Dinamiche di Mercato tra BCE e Fed: L’ombra della stagnazione sull’Euro
E’ degno di nota che diversi rappresentanti della BCE, inclusa la presidente Christine Lagarde, hanno esposto lunedì l’intenzione di mantenere i tassi d’interesse fermi per un periodo esteso.
Questo scenario preclude ogni possibilità di un aumento dei tassi da parte della BCE entro la fine dell’anno, portando delusione sul rapporto EUR/USD. In contrasto, le probabilità che la Federal Reserve alzi i tassi prima della fine del 2023 sono notevolmente maggiori.
Per quanto riguarda i prossimi eventi che potrebbero influenzare il prezzo dell’EUR/USD, martedì il calendario economico sarà piuttosto leggero, con all’ordine del giorno negli Stati Uniti solo le vendite di nuove case e le licenze edilizie. Tuttavia, il trading after hours potrebbe offrire ulteriori spunti in risposta a questi dati, o a notizie emergenti dai mercati globali.
Tuttavia, il vero focus sarà su mercoledì, con la pubblicazione dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) preliminare dalla Germania e una nuova stima del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli USA per il secondo trimestre.
Il punto di attenzione principale della settimana sarà venerdì, con la rivelazione dell’Indice dei Prezzi PCE correlato alle spese delle famiglie americane: una metrica chiave dell’inflazione sorvegliata attentamente dalla Fed. Un valore superiore alle previsioni potrebbe solidificare l’anticipazione di ulteriori incrementi dei tassi, fortificando il dollaro a scapito del rapporto EUR/USD.
Trend negativo di EUR/USD: Ulteriore calo all’orizzonte?
Dal punto di vista tecnico, l’analisi dell’EUR/USD mette in evidenza una situazione di deterioramento. La coppia valutaria mostra una zona di supporto delineata a 1,057, mentre la resistenza è fissata a 1,065. Nella prossima seduta, è probabile che si manifesti una nuova spinta ribassista, puntando verosimilmente a un target di 1,054.
Esaminando il profilo di rischio associato, la volatilità giornaliera del rapporto EUR/USD si attesta al 0,4354%, mentre la performance settimanale evidenzia una perdita del -0,94%. Questi dati, contestualizzati all’ambito tecnico, sottolineano la pressione ribassista che continua a gravare sulla coppia valutaria.
Un ulteriore deterioramento dell’EUR/USD potrebbe trovare il prossimo sostegno significativo intorno al livello chiave di 1,05, una dinamica da monitorare attentamente nelle prossime sessioni di trading.
La continuazione del trend ribassista si allinea con il quadro generale, ma come sempre, i trader dovranno mantenere un’attitudine vigile verso i possibili sviluppi del mercato che potrebbero influenzare la traiettoria dell’EUR/USD.
Si precisa che le informazioni contenute nei paragrafi sopra riportati hanno esclusivamente scopo informativo e non rappresentano in alcun modo consigli finanziari o di investimento. Ogni investitore è responsabile delle proprie decisioni di investimento e deve effettuare le proprie analisi e strategie, avendo piena consapevolezza dei rischi associati a ciascuna tipologia di investimento finanziario.
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