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Il Pakistan crede in Bitcoin, ipotesi sul tavolo per usare l’energia in eccesso nel Mining

Giuliana Morelli

Negli ultimi anni, il Pakistan ha affrontato una crescente crisi energetica, caratterizzata da blackout intermittenti e una distribuzione irregolare dell’elettricità. Tuttavia, l’attenzione del governo si sta ora spostando su un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili, esplorando nuove strategie per sfruttare l’energia in eccesso. 

Una delle ipotesi attualmente sul tavolo riguarda l’impiego di questa energia per il mining di Bitcoin, un’operazione che richiede un elevato consumo energetico ma che potrebbe tradursi in un’importante opportunità economica per il Paese decidendo di investire sulle criptovalute

Il tema è stato affrontato durante la riunione inaugurale del Pakistan Crypto Council, un’organizzazione nata per definire un quadro normativo chiaro sugli asset digitali. La proposta di utilizzare l’energia in surplus per alimentare il mining di criptovalute ha ricevuto il sostegno di diverse personalità politiche ed economiche, segnando un cambio di rotta rispetto alle precedenti posizioni governative sulle monete digitali.

L’ipotesi del mining di Bitcoin con l’energia in eccesso

Il 21 marzo si è tenuta la prima riunione ufficiale del Pakistan Crypto Council, con l’obiettivo di discutere una riforma normativa riguardante gli asset digitali e il loro potenziale impatto sull’economia nazionale. Durante l’incontro, il CEO del Pakistan Crypto Council, Bilal Bin Saqib, ha avanzato la proposta di utilizzare l’energia in eccesso per il mining di Bitcoin. 

Secondo quanto riportato dal quotidiano The Nation, il Crypto Council sta valutando vari modelli normativi che potrebbero facilitare l’ingresso di investimenti esteri e trasformare il Pakistan in un hub internazionale per le criptovalute.

L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave della politica e della finanza pakistana, tra cui il governatore della Banca del Pakistan, il presidente della Securities and Exchange Commission del Pakistan (SECP) e il segretario federale per la tecnologia dell’informazione. 

In questo contesto, il senatore Muhammad Aurangzeb ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa dichiarando che la creazione di un ecosistema finanziario digitale avanzato potrebbe attirare capitali internazionali, rafforzare l’economia e favorire l’occupazione giovanile nel settore tecnologico.

L’interesse globale per le criptovalute e le nuove strategie economiche

Il Pakistan non è l’unico Paese a mostrare un rinnovato interesse verso le migliori criptovalute e la tecnologia blockchain. A livello globale, sempre più nazioni stanno adottando politiche favorevoli alla digitalizzazione delle economie, vedendo nelle criptovalute un’opportunità per attrarre investimenti, migliorare i sistemi di pagamento e rafforzare la sicurezza finanziaria.

Un caso emblematico è rappresentato dagli Stati Uniti, dove il governo ha recentemente adottato una linea più aperta nei confronti degli asset digitali. Il 4 novembre 2024, la regolamentazione delle criptovalute come valuta legale ha segnato una svolta epocale, coincidente con le elezioni presidenziali americane.

Con l’insediamento dell’amministrazione Trump il 20 gennaio 2025, il settore ha registrato un’accelerazione nelle politiche pro-crypto. Il 23 gennaio, il presidente ha firmato un ordine esecutivo per istituire il Working Group on Digital Assets, un organo consultivo incaricato di sviluppare un quadro normativo chiaro e stabile per gli asset digitali.

Le politiche statunitensi hanno avuto un effetto a catena su altre economie emergenti, spingendo numerosi governi a considerare le criptovalute come strumenti validi per la crescita economica. A marzo, Trump ha ulteriormente consolidato questa visione firmando un ordine esecutivo per la creazione di una riserva strategica di Bitcoin e altri asset digitali, un’iniziativa che ha rafforzato il sentiment positivo nel mercato globale delle criptovalute.

Gli sviluppi indicano un trend di crescente accettazione e integrazione delle criptovalute nelle economie mondiali, un percorso che anche il Pakistan sembra ora pronto a intraprendere. La decisione di regolamentare l’industria e incentivare il mining attraverso l’utilizzo di energia in eccesso potrebbe rappresentare un passo decisivo per il posizionamento del Paese nel panorama delle nuove tecnologie finanziarie. 

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Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

All'interno del team gestisce con passione e dedizione il ramo relativo alle news, sia crypto che di finanza classica.