Il presidente russo Vladimir Putin sta ospitando il 16° vertice annuale dei BRICS a Kazan dal 22 al 24 ottobre, inviando un forte messaggio all’Occidente sul fatto che la Russia non è isolata sulla scena mondiale.
Attraverso il vertice, Putin mira a posizionare i BRICS come un contrappeso alle potenze occidentali sia nella politica globale che nel commercio, con un focus su una versione ampliata del blocco, noto come BRICS+.
Questo gruppo ora include nuovi membri potenziali come Egitto, Etiopia, Iran e Emirati Arabi Uniti, affiancandosi ai membri fondatori Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, rafforzando l’influenza globale del blocco in un contesto geopolitico sempre più polarizzato.
L’importanza dei paesi BRICS+ nello scenario mondiale
Il gruppo BRICS, nato nel 2006 con Brasile, Russia, India e Cina, e successivamente ampliato nel 2010 con l’inclusione del Sudafrica, è stato creato per riunire le più importanti economie emergenti del mondo.
L’obiettivo principale era quello di offrire un’alternativa al dominio politico ed economico esercitato dalle nazioni ricche del Nord America e dell’Europa occidentale, evidenziando come enti globali influenti come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale siano principalmente orientati verso gli interessi dei paesi occidentali.
Nel 2014, i BRICS hanno istituito la Nuova Banca di Sviluppo, un’istituzione destinata a finanziare progetti infrastrutturali nei paesi membri e in altre economie emergenti. Quest’anno, il gruppo si è ulteriormente espanso invitando nuovi membri come Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, anche se l’Arabia Saudita non ha ancora formalizzato la sua adesione, e l’Argentina si è ritirata con l’insediamento del presidente Javier Milei.
Nonostante queste dinamiche, l’espansione del blocco rappresenta una forza economica significativa: con una popolazione combinata di circa 3,5 miliardi di persone, pari al 45% della popolazione mondiale, e un’economia del valore di oltre $28,5 trilioni, che rappresenta circa il 28% del PIL globale forte di alcune delle migliori azioni asiatiche e sudamericane.
L’economia mondiale e le criptovalute possono dipendere dal Summit BRICS
Per la Russia, il vertice BRICS di Kazan rappresenta un’opportunità strategica per dimostrare che, nonostante le sanzioni occidentali e l’isolamento diplomatico, Mosca continua a svolgere un ruolo significativo sulla scena internazionale. Putin intende promuovere iniziative volte a ridurre la dipendenza dai sistemi dominati dall’Occidente, come la creazione di una piattaforma alternativa per i pagamenti internazionali, che potrebbe essere immune alle sanzioni.
Inoltre, con la Russia come il più grande esportatore mondiale di grano, il Cremlino proporrà la creazione di una borsa commerciale per il grano dei BRICS, offrendo un’alternativa ai mercati occidentali, dove attualmente si stabiliscono i prezzi delle materie prime agricole.
Tuttavia, il successo di queste iniziative è tutt’altro che certo, poiché Mosca dovrà affrontare il delicato equilibrio di ottenere consenso all’interno di un gruppo sempre più eterogeneo. Con l’ingresso di nuovi membri come l’Iran e gli Emirati Arabi Uniti, le priorità potrebbero divergere.
Mentre paesi come Cina, Iran e Russia hanno un’agenda più esplicitamente orientata a sfidare l’ordine internazionale dominato dall’Occidente, altri membri potrebbero vedere i BRICS come uno strumento per riformare piuttosto che rovesciare l’attuale sistema.
Sebbene vi sia un accordo generale sul fatto che le strutture globali attuali favoriscano eccessivamente l’Occidente, le diverse ambizioni dei membri potrebbero rendere difficile raggiungere un’unità d’azione su queste proposte.
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