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Le nuove regole italiane sui fornitori di servizi crypto

Si tratta della novità che gli addetti del settore stavano aspettando da anni. Finalmente, sembrerebbe essere pronto il decreto italiano sui fornitori di servizi di asset virtuali (VASP: Virtual Asset Service Providers).

Si tratta di un intervento che ha l’obiettivo di regolare i servizi offerti da aziende e individui riguardanti il mondo delle criptovalute.

Con questo decreto l’Italia mostra la volontà di non ostacolare l’avvento delle criptovalute.

La bozza del decreto era uscita nei primi mesi del 2018 e non era mai stata portata a compimento. Lo stesso decreto è stato approvato questa settimana da parte del Ministero dell’Economia ma deve ancora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Quali sono i contenuti del nuovo intervento sui VASP? Vediamo tutto ciò che c’è da sapere nelle prossime righe. 

Decreto VASP: Quali novità contiene? 

Come anticipato, il decreto VASP è un intervento normativo molto atteso nel panorama giuridico italiano. Innanzitutto, questo decreto non introduce nessun tipo di requisito materiale ai fini della registrazione. Pertanto, non dovrebbe mettere i “bastoni tra le ruote” a chi offre servizi in questo ambito. 

Lo Stato italiano vuole rendere la vita dura a chi usa le criptovalute per traffici illegali, riciclaggio ed evasione fiscale.

Tuttavia, prevede una serie di obblighi da tenere in considerazione. In particolare, l’OAM (Organismo Agenti e Mediatori) si occuperà di cooperare con le altre autorità italiane trasmettendo loro dati e informazioni che sono in relazione al registro VASP.

Quindi, sembra quasi che con il “Decreto criptovalute” si siano introdotte delle linee guida operative e degli interventi volti a rispettare gli obblighi antiriciclaggio italiani.

La nuova normativa sarà applicata a qualsiasi tipologia di valuta virtuale che viene definita dalla legge italiana come: “Qualsiasi rappresentazione digitale di valore, non emessa o garantita da una banca centrale o da un’autorità pubblica, non necessariamente collegata a una valuta fiat, utilizzata come mezzo di scambio per l’acquisto di beni e servizi o a fini di investimento, e trasferita, custodita e negoziata elettronicamente”.

Inoltre, i VASP dovranno anche rispettare gli obblighi di registrazione e di segnalazione introdotti nell’omonimo decreto.

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Cosa è il registro VASP?

Solamente i VASP (cioè le piattaforme exchange) che sono presenti nel registro potranno offrire i loro servizi in Italia. Pertanto, per le piattaforme che sono riconosciute come persone giuridiche sarà semplicemente necessario essere iscritti nel registro VASP e avere sede legale in Italia, oppure una filiale italiana nel caso di soggetti UE. 

Il compito dell’OAM è quello di istituire il registro entro 90 giorni dal momento in cui il decreto entrerà in vigore. I dati inclusi nel registro riguardano quelli di identificazione della VASP, numero di partita IVA, informazioni sul tipo di servizi offerti, indirizzo degli uffici fisici oppure del sito web. Inoltre, i VASP dovranno comunicare i dati identificativi dei clienti ogni 3 mesi ed emettere i dati relativi alle transazioni di ogni cliente.

Secondo il nuovo decreto VASP, i servizi che queste società potranno offrire in Italia riguardano quelli strumentali all’utilizzo, scambio, emissione, trasferimento e compensazione di valute virtuali, servizi di wallet custodial e qualsiasi servizio strumentale legato alle valute virtuali. 

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Baldassare Poma

Baldassare Poma

Mi considero esperto di finanza e appassionato di criptovalute, settori in cui mi sono formato da autodidatta iniziando con i libri di Graham e Kiyosaki. Mi interesso di geopolitica per capire come sta cambiando il mondo e come potrebbero indirizzarsi i mercati nel lungo periodo e considero l'analisi tecnica uno strumento ormai totalmente superato. Amo studiare i mercati emergenti e le ultime frontiere dell'investimento, anche per questo Blockchain, DeFi, crypto exchange e le piattaforme dei broker online sono il mio pane quotidiano. Anche se credo che il mercato delle criptovalute debba ancora esprimere il suo potenziale, sono convinto che ci sia troppa spazzatura che come una zavorra deve essere mollata per fargli prendere il volo. Nel tempo libero frequento i casinò, sia fisici che online, soprattutto per dar sfogo alla mia passione per il blackjack e il poker. Questo mi ha dato una discreta esperienza nella selezione delle piattaforme migliori e dei giochi più remunerativi. Su Finaria cerco di trasferire la mia esperienza in questi ambiti, provando a comunicare in modo semplice e chiaro, con l'intento di trasferire le mie conoscenze a chi ambisce all'indipendenza finanziaria o vuole semplicemente farsi un reddito passivo. Nella vita privata cerco di ritagliarmi del tempo per stare all'aria aperta, studiare il sax, leggere almeno un libro al mese e viaggiare almeno una volta all'anno.