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Trump, l’ennesima dichiarazione sulla riserva strategica infiamma il mercato

Giuliana Morelli

Dopo settimane di volatilità e forte incertezza, i mercati delle criptovalute tornano a respirare, spinti da un’ondata di rinnovato ottimismo che ha pervaso gli investitori e gli operatori di settore. 

La ripresa, tuttavia, non è frutto di un rialzo spontaneo o di un miglioramento generale delle condizioni macroeconomiche, bensì si lega a doppio filo all’ultima dichiarazione del presidente Donald Trump, tornato nuovamente al centro dell’attenzione con un annuncio inaspettato. 

La proposta di creare una riserva strategica nazionale di criptovalute negli Stati Uniti ha rapidamente alimentato un vigoroso rally. L’impennata, alla fine, ha coinvolto non solo alcune delle migliori criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, ma anche asset tradizionalmente considerati altcoin di seconda fascia, tra cui Solana, Cardano e XRP. 

La ripresa del mercato crypto

Il netto rialzo osservato nelle ultime ore sui principali mercati crypto appare come una reazione corale a una fase di prolungata compressione dei prezzi. La nuova fase è stata caratterizzata da prese di profitto, liquidazioni forzate e sentiment fortemente negativo. 

Bitcoin, in particolare, ha riconquistato quota 94.000 dollari, registrando un recupero vicino al 10% nelle ultime 24 ore. Tale movimento ha contribuito a stabilizzare l’intero comparto, alimentando acquisti speculativi che hanno interessato non solo le blue-chip digitali, ma anche un vasto segmento di asset alternativi.

Ethereum ha beneficiato di un incremento ancora più significativo, mettendo a segno un +13% e riportandosi in area 2.500 dollari. Quello dei duemilacinquecento dollorari era un livello che nel corso della recente fase correttiva era stato momentaneamente abbandonato.

Tuttavia, il vero catalizzatore di questa ripresa è stato l’exploit di numerose altcoin, con Cardano, XRP e Solana protagoniste di rialzi particolarmente marcati. ADA, in particolare, ha visto il proprio valore aumentare di oltre il 60%, riportandosi stabilmente al di sopra della soglia psicologica di 1 dollaro.

Solana, altro protagonista indiscusso della giornata, ha registrato un incremento del 26%. Il risultato ha permesso così a SOL di cementare la propria posizione come una delle blockchain più performanti in termini di innovazione tecnologica e crescita dell’ecosistema. 

L’ampia partecipazione al rimbalzo, unita al netto miglioramento della liquidità, suggerisce che la reazione del mercato non sia esclusivamente legata a operazioni speculative. Il contesto attuale riflette infatti un ritorno di fiducia più ampio. Il tutto, poi, è anche alimentato dalla crescente percezione delle criptovalute come asset strategici in un contesto di tensioni geopolitiche e di evoluzione del sistema finanziario globale.

L’annuncio di Trump e le implicazioni per il settore

A catalizzare l’attenzione degli investitori e a scatenare la reazione rialzista è stata l’ennesima dichiarazione pubblica di Donald Trump. Attraverso la propria piattaforma di social media, il Presidente USA ha annunciato l’avanzamento dei piani per la creazione di una riserva strategica nazionale di criptovalute. 

Il progetto, secondo quanto comunicato, dovrebbe includere asset come XRP, Solana e Cardano, oltre ai già citati Bitcoin ed Ethereum, indicati in un secondo momento come il vero fulcro della futura riserva nazionale. La dichiarazione, pur rimanendo vaga nei dettagli operativi, ha riacceso il dibattito sulla regolamentazione e sull’inquadramento strategico degli asset digitali all’interno delle politiche economiche statunitensi.

L’idea di istituire una riserva strategica nazionale introduce, di fatto, una legittimazione implicita delle criptovalute come riserva di valore e asset di rilevanza sistemica. Una soluzione estremamente strategica, soprattutto in un contesto globale caratterizzato dalla crescente competizione tra le economie occidentali e i nuovi poli di potere economico, in primis la Cina.

Tuttavia, non sono mancate reazioni critiche all’interno della stessa comunità crypto. In particolare, l’enfasi iniziale su XRP, Solana e Cardano ha generato malumori tra i sostenitori di Bitcoin. Gli Holder della regina della crypto, infatti, restano storicamente convinti che BTC rappresenti l’unica criptovaluta in grado di svolgere un ruolo strategico a livello nazionale. 

La nuova Layer-2 può spingere SOL ancora più in alto

Parallelamente alla rinnovata attenzione sul comparto crypto, l’ecosistema Solana si prepara ad accogliere un progetto innovativo destinato a potenziare ulteriormente la sua competitività. 

Solaxy (SOLX), il nuovo progetto Layer 2 progettato specificamente per la rete Solana, si presenta come una soluzione avanzata per superare i limiti strutturali di scalabilità e gestione delle transazioni che da tempo caratterizzano la blockchain.

A differenza di altre soluzioni di secondo livello, Solaxy è stato concepito fin dall’inizio come un progetto multi-chain. Alla base del progetto risiede dunque la capacità di integrare Ethereum e Solana in un unico ecosistema interoperabile. $SOLX, il suo token nativo, è stato sviluppato come standard ERC-20, garantendo la massima compatibilità con l’infrastruttura di Ethereum, senza rinunciare ai vantaggi di velocità e economicità offerti da Solana. 

solaxy pr 3

Tale approccio ibrido consente a Solaxy di attrarre sia la liquidità già presente su Ethereum sia gli utenti interessati alle performance elevate di Solana, creando un ponte diretto tra i due ecosistemi.

Particolarmente rilevante è la vocazione di Solaxy a supportare il trading di meme coin. Questo, nello specifico, è segmento di mercato caratterizzato da volumi elevati e frequente rotazione di capitale. La capacità di gestire un elevato numero di transazioni a basso costo rende Solaxy ideale per gli investitori che operano su questi asset ad alta volatilità. 

Con un ecosistema in costante espansione e una crescente attenzione da parte degli investitori istituzionali, Solaxy si candida a diventare un tassello fondamentale della DeFi. Ne fanno un token “one to watch” la capacità di unire l’innovazione tecnologica alla ricerca di nuove opportunità speculative in un contesto di rinnovata fiducia nel futuro delle criptovalute.

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Giuliana Morelli

Dr.ssa Giuliana Morelli, con una Laurea Magistrale in Economia e Management, ha maturato una solida esperienza nel settore finanziario ed economico durante gli anni di lavoro come consulente aziendale. Nel 2010, ha intrapreso una nuova avventura fondando la sua società di consulenza, attraverso la quale offre supporto a imprese e individui nel navigare il complesso mondo degli investimenti e del trading.

La sua expertise si estende anche al vivace settore delle criptovalute, dove esplora l'intersezione tra trading tradizionale e tecnologie emergenti come la Blockchain. Giuliana collabora attivamente con diversi studi professionali ed è una figura di spicco in numerose iniziative legate a Fintech, Blockchain, nonché in vari incubatori e acceleratori di impresa.

Giuliana ha una passione per l'attualità, cosa che le permette di fornire ai lettori analisi puntuali e aggiornate sulle ultime novità del settore. Con una comunicazione chiara e precisa, mira a rendere il mondo del trading e degli investimenti comprensibile e accessibile a tutti, sia che si tratti di principianti o di investitori esperti.

All'interno del team gestisce con passione e dedizione il ramo relativo alle news, sia crypto che di finanza classica.