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Indice VIX: Cos’è e Come si Usa l’Indice della Paura

Il suo nome potrebbe far pensare a qualcosa di arcaico ed antico, ma nella realtà dei fatti, l’indice VIX rappresenta uno degli strumenti più analizzati ed utilizzati da traders ed appassionati dei mercati finanziari.

La sua denominazione ufficiale è “Volatility Index” ed è stata presentata per la prima volta nel 1993. La sua strutturazione viene ancora oggi associata al Chicago Board Options Exchange, più comunemente noto come CBOE. Nel corso degli anni ha rappresentato per molti un indice rilevante, preso in considerazione sotto moli punti di vista.

Ma cos’è esattamente l’indice VIX? Com’è composto? Qual è il suo funzionamento? Sono solo alcune delle tante domande poste da utenti e lettori alla ricerca di maggiori informazioni. Visto il crescente interesse in merito, abbiamo deciso di proporre questa guida completa ed aggiornata, volta a fare chiarezza in modo semplice e con parole basilari.

Oltre ciò, ricorderemo come ad oggi le migliori piattaforme di trading online, come ad esempio eToro, permettono di poter non solo visionare l’andamento degli indici, ma anche di poter negoziare sugli stessi. Tutto ciò in modo autonomo, senza costi fissi sulla gestione ed in modo professionale.

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Indice VIX: Cos’è

Come esposto in precedenza, l’indice VIX viene definito un indice di stima, associato al concetto di volatilità dei mercati. Nel corso degli anni 90, il settore dei mercati finanziari era caratterizzato dalla presenza di molti indici, molti dei quali caratterizzati solamente su concetti semplici, come ad esempio medie ed altri parametri statistici.

In tutto ciò si pose l’indice VIX, ossia uno dei primi al mondo ad aver proposto un nuovo metodo analitico sui mercati finanziari e sulla quantificazione ipotetica della volatilità degli stessi.

Ogni mercato, come noto, possiede un proprio andamento. Lo stesso, fa riferimento a periodi al rialzo (definiti rialzisti) e periodi al ribasso (definiti ribassisti).

In tutto ciò, il compito degli analisti, è quello di cercare, seppur in modo ipotetico, di prevedere i trend futuri di un determinato strumento finanziario, per cercare di attuare la giusta strategia. L’indice VIX ha nel corso degli anni preso numerosi appellativi, uno fra tutti quello di “indice della paura”.

La paura in questione fa ovviamente riferimento al cosiddetto “Sentiment di mercato”. Si tratta semplicemente del sentimento e delle opinioni in merito agli andamenti di un determinato mercato.

In base a quanto esposto in precedenza, ossia alla volatilità, l’indice VIX esprime (in modo del tutto ipotetico) l’opinione collettiva in merito alla stabilità, turbolenza o variazione di un mercato.

Indice VIX e S&P 500

Indice VIX e S&P500

Le fondamenta sulle quali l’indice VIX basa il proprio funzionamento, attengono l’indice S&P 500.

Si tratta di uno dei principali indici di Borsa mondiali, comprendente solamente le 500 compagnie più rilevanti e con maggiore capitalizzazione del mercato americano.

Al suo interno, per intenderci, è possibile individuare colossi quali Microsoft, Apple e molto altro. Da ciò si evince come lo stesso indice rappresenti una percentuale considerevole dell’intera capitalizzazione del mercato americano, che a sua volta rappresenta uno dei più analizzati al mondo.

I due strumenti, seppur strettamente interconnessi fra di loro, mostrano notevoli differenze. Da una parte abbiamo lo S&P 500, rappresentante un paniere di raccolta di altri titoli azionari (come nel caso di molti indici FTSE e così via), dall’altra il VIX, che rappresenta un indice di stima.

Una delle principali caratteristiche distintive dell’indice VIX è la non retroattività, ossia l’impossibilità di strutturare delle analisi e degli studi retroattivi. Tutto ciò poiché le stesse stime espresse fanno riferimento solo ed esclusivamente ai 30 giorni successivi all’utilizzo ed alla visione della stessa.

Indice VIX: Cosa misura

Nel corso dei paragrafi precedenti abbiamo esposto le principali caratteristiche associate all’indice VIX e la sua associazione allo S&P 500. Ma cosa misura esattamente? La stima precedentemente esposta fa riferimento alla volatilità delle cosiddette opzioni sullo S&P 500.

Le stesse opzioni, come noto, possono essere di due tipi, quelle call e quelle put. La stima dell’indice VIX attiene le ipotetiche variazioni associate al mercato, sulla base di un’indicazione espressa in punti o in percentuale.

Così come ogni strumento finanziario, o indice associato ad opzioni, una preponderanza di acquirenti, mostra molto spesso un aumento dei valori. Viceversa, una preponderanza dei venditori, mostra molto spesso una discesa dei valori. Trattasi delle cosiddette leggi della domanda e dell’offerta, legate in questo caso al mondo dei mercati finanziari.

Sulla base dello S&P 500, l’indice VIX va a stimare il valore ipotetico della volatilità, in un determinato range temporale futuro. Essendo espresso molte vole in percentuale, viene mostrato su molti grafici con un valore minimo pari a zero ed un valore massimo pari a 100.

Gli stessi, nonostante siano presenti, rappresentano condizioni difficilmente raggiungibili da stime sulla volatilità di un mercato. Di contro, valori intermedi, basati ad esempio sul gap e sullo scostamento fra i 20 ed i 30 punti, rappresentano i valori più comuni.

In ogni caso, la staticità dell’indice fa si che lo stesso mostri sempre periodi al rialzo o al ribasso, che vanno interpretati in modo specifico:

  • Se l’indice cresce (superando ad esempio la soglia dei 30 punti sul grafico), allora gli esperti assoceranno il segnale ad una maggiore volatilità.
  • Se l’indice diminuisce (mostrando ad esempio valori al di sotto la soglia dei 20 punti sul grafico), allora gli esperti assoceranno il segnale ad una minore volatilità.

Indice VIX Oggi

Uno degli strumenti più importanti per comprendere a pieno il funzionamento pratico dell’indice VIX, attiene la visione della sua quotazione. Qui in basso, è possibile visionare il grafico in tempo reale, costantemente aggiornato, sulle variazioni del VIX.

Grafico indice VIX negli ultimi 5 anni

Come visibile, lo scostamento dei valori mostra una variazione dinamica, tuttavia limitata all’interno di una sezione con un minimo pari a zero punti ed un massimo pari a 100. Prendendo come riferimento gli ultimi 5 anni, gli stessi valori estremi (0 o 100) non sono mai stati raggiunti.

Nonostante ciò, alcuni livelli anomali (rispetto alla media degli andamenti) si sono mostrati proprio durante il 2020. Nel mese di marzo 2020, la quotazione dell’indice VIX ha mostrato quote superiori ai 65 punti.

La stessa variazione, se confrontata con la media nel corso degli anni, ben dimostra la presenza di un periodo particolare, dettato da squilibri e volatilità.

Considerare il raggiungimento di questa soglia, significa far riferimento al difficile periodo mostrato a marzo 2020 su molte Borse mondiali. L’avvento del Covid 19, aveva portato quotazioni ed indici su valori mini, creando non pochi squilibri all’interno dei mercati.

Tutto ciò ha generato tensioni e preoccupazioni, facendo muovere anche l’indicatore VIX. Un evento simile, ancora più marcato, è stato invece raggiunto nel 2008, con un valore dell’indice VIX al di sopra i 79 punti.

Agli inizi del 2023, l’indice VIX è ritornato sui suoi valori medi, mostrando quote al di sotto i 30 punti nel mese di marzo e successivamente al di sotto i 20 punti nel mese di aprile.

Come si usa il VIX

Come ogni indice, anche il VIX è uno strumento molto utile per gli investitori, soprattutto per i trader intraday. Per prima cosa, l’indice della paura è un termometro affidabile per monitorare la temperatura sul mercato americano (e di riflesso, spesso, sulle borse mondiali).

Quando i futures del VIX, o l’indice stesso, accennano una sterzata al rialzo è buona regola capire le ragioni. Come mai la volatilità dell’S&P 500 sta aumentando? Quanto è consistente l’aumento della quotazione del VIX?

Usare il VIX come “spia di sicurezza” può aiutarti a prevedere inversioni del trend e prendere decisioni più corrette. Una lettura attenta dell’indice della paura potrebbe metterti al riparo in tempo da un imminente crollo di borsa.

E non è tutto. Molti trader usano anche il VIX come copertura per eventuali posizioni rialziste importanti sul mercato azionario americano. Chi investe molti soldi in ETF, azioni o indici USA potrebbe perdere parecchio denaro di fronte a una correzione di Wall Street.

Anziché vendere la posizione rialzista alcuni optano per aprire una posizione sul VIX, bilanciando eventuali perdite dell’S&P 500 con un guadagno dell’indice della paura.

Una sorta di contrappeso, quindi, che bilancia le perdite dei tori di Wall Street in fasi di mercato ribassiste.

Indice VIX: Previsioni

Se da una parte risulta importante tenere a mente il grafico dell’indice, sia sotto l’aspetto storico (per comprendere il suo funzionamento ed in quali periodi ha mostrato punti al rialzo) sia sotto quello dinamico, per intuire il sentiment del mercato, dall’altra sono proprio i fattori di influenza a rappresentare un aspetto fondamentale.

Durante lo studio di un mercato finanziario, sia esso associato a titoli azionari americani, italiani o di altre nazioni, esistono specifici elementi presi in considerazione da analisti ed esperti.

A loro volta, essendo i mercati riferiti agli indici, come nel caso del VXI, si intuisce come l’analisi fondamentale giochi un ruolo importante.

Ma quali sono i fattori da poter prendere in considerazione durante lo studio sull’indice VIX? In linea generale è possibile esporre 3 concetti chiave:

  • Eventi di carattere mondiale: nel corso del paragrafo precedente abbiamo esposto in modo chiaro il superamento dei 60 punti del VIX nel corso del mese di marzo, protagonista dell’avvio della crisi portata dal Coronavirus. Questioni avverse, che creano squilibri all’interno di economie mondiali e mercati di Borsa (in questo caso anche americani) vengono spesso presi in considerazione.
  • Salute del mercato Americano: come esposto all’interno del nostro approfondimento, facendo l’indice VIX riferimento allo S&P 500 (a sua volta legato a titoli azionari americani, quotati al NYSE o NASDAQ) va da sé che i risultati mostrati dalle compagnie (più o meno volatili) siano da associare ad un parallelo aumento o ribasso del VIX.
  • Salute del mercato mondiale: come molte volte accaduto nella storia, specifiche difficoltà, mostrate da una singola superpotenza mondiale, hanno inevitabilmente creato effetti a catena anche su altre economie affini o dipendenti. Per tal riguardo, al di là della salute americana, un occhio di riguardo dovrebbe essere posto anche su altre economie rilevanti.

Come negoziare sul VIX

Gli interessi in merito all’indice VIX portano in molti a chiedersi se ad oggi sia possibile negoziare sullo stesso. Oltre a rappresentare un indicatore di stima all’interno dei mercati, possiede un proprio andamento ed una propria quotazione.

Tutto ciò fa si che lo stesso sia presente all’interno di molte piattaforme di negoziazione professionali, che ne permettono lo scambio attraverso strumenti derivati.

Attraverso gli strumenti derivati, nello specifico contratti per differenza, si ha la possibilità di puntare sul rialzo o sul ribasso dell’indice. In che modo? Ecco le alternative disponibili:

  • Posizione long, ossia di acquisto, in ipotesi di un futuro aumento dei valori dello strumento.
  • Posizione short, ossia di vendita, in ipotesi di una futura diminuzione dei valori dello strumento.

Come esposto all’interno della nostra guida, un aumento dell’indice corrisponde una maggiore volatilità associata ai mercati. In questo senso, la correlazione fra il VIX e l’andamento è prettamente inversa, ossia antitetica. Tutto ciò fa delle negoziazioni (ossia delle aperture al rialzo o al ribasso sull’indice VIX) un meccanismo di controtendenza.

In gergo tecnico viene definito hedging e non è altro che un bilanciamento delle posizioni aperte sui mercati azionari, rispetto alle posizioni selezionate per l’indice.

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eToro: ETF sul VIX

La piattaforma di trading eToro è una delle migliori quando si tratta di investire sul mercato americano.

Il broker offre una lunga lista di azioni e indici di Wall Street, ma non il VIX. Tuttavia, mette a disposizioni alcuni ETF (exchange-traded fund) che replicano o performano sull’andamento dell’indice della paura.

Se vuoi cavalcare la volatilità del VIX puoi aprire un conto di trading eToro e negoziare a commissioni vantaggiose. Il broker ti offre un account demo di prova da 100.000$, molto interessante per un principiante alle prime armi.

Quali ETF sul VIX trovi su eToro? Qui i principali strumenti che offrono esposizione al volatility index:

  • iPath Series B S&P 500 VIX Short Term Futures ETN (VXX): replica contratti futures sull’indice di volatilità VIX CBOE con scadenza media di un mese;
  • ProShares Ultra VIX Short-Term Futures ETF (UVXY): offre un’esposizione a leva 1.5x sui contratti futures a breve scadenza dell’indice VIX;
  • ProShares Short VIX Short-Term Futures (SVXY): è un ETF che shorta il VIX, cioè restituisce un -0,5x dei rendimenti del VIX. Da usare se vuoi investire contro l’indice della paura.

Tieni presente che ciascuno di questi ETF ha una composizione complessa e ribilanciata giornalmente. Evita di investire in questi strumenti con un’ottica buy-and-hold, perché il loro rendimento può variare notevolmente dal benchmark di riferimento.

Sfrutta gli ETF sul VIX per un trading in giornata speculativo o di copertura.

Indice VIX – Domande Frequenti

Cos’è l’indice VIX?

L’indice VIX rappresenta un indicatore di stima, associato alle opzioni (call o put) sul rinomato indice S&P 500. Viene espresso in percentuale, in una scala con valore minimo pari a zero e valore massimo pari a 100.

Cos’è successo all’indice VIX nel 2008 e nel 2020?

Il 2008 ed il 2020 hanno rappresentato due eventi singolari associati all’indice VIX. In entrambi i casi si è assistito ad un rialzo in percentuale, superiore ai 60 punti.

E’ possibile negoziare sull’indice VIX?

Oltre a rappresentare un indice di stima sulla volatilità, in riferimento ai 30 giorni successivi, può essere negoziato all’interno dei migliori broker online, come esposto nel nostro approfondimento.

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Andrea Roventini

Andrea Roventini

Andrea Roventini, laureato con lode in Economia presso l'Università di Bologna nel 2003, ha intrapreso la professione di Commercialista, portando avanti l'eredità dello studio di famiglia per oltre 10 anni. La sua inclinazione verso il trading indipendente e un approccio "alternativo" al mondo della finanza lo rende una guida affidabile per chi cerca di navigare nel mondo delle azioni, broker e criptovalute.

Con un'acuta comprensione dei meccanismi di mercato e un'esperienza pratica nel trading, Andrea è deciso a fornire ai lettori insight preziosi e consigli pronti all'uso per massimizzare i rendimenti degli investimenti. La sua analisi sempre aggiornata sui migliori sistemi e piattaforme di trading cerca di demistificare il panorama finanziario, rendendo il trading e gli investimenti accessibili sia per i neofiti che per gli operatori esperti.

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