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Cessione del quinto: Cos’è e come funziona

La cessione del quinto è una forma di prestito personale garantito in cui il debitore ottiene la somma di denaro e si impegna a restituirla con delle trattenute mensili. Se a richiederlo è un lavoratore, dipendente pubblico o privato, si parla di cessione del quinto dello stipendio, mentre nel caso di un pensionato sarà una cessione del quinto della pensione.

Il nome “cessione del quinto” deriva dal fatto che la singola rata trattenuta mensilmente non può eccedere la misura di 1/5 dello stipendio, salvo casi particolari (doppia cessione del quinto).

In altre parole, la persona può chiedere una sorta di anticipo sullo stipendio (o sulla pensione) all’INPS o a una finanziaria e rientrare del prestito mese dopo mese ricevendo una frazione di denaro in meno (più in basso scoprirai come funziona nel dettaglio).

Questa forma di prestito risale all’Unità d’Italia, quando il re Vittorio Emanuele II inventò un modo per dare accesso al credito ai dipendenti statali. L’attuale normativa in vigore risale al 1950 con i DPR 180/1950 e DPR 895/1950.

Vediamo nel dettaglio come funziona la cessione del quinto, come si calcola e come fare a richiederla.

Come funziona la cessione del quinto dello stipendio e della pensione

I prestiti con cessione del quinto sono finanziamenti a tasso fisso che trattengono fino al 20% della mensilità (un quinto appunto) al netto delle imposte.

A seconda del soggetto che ne fa domanda si distingue tra:

  • Cessione del quinto dello stipendio;
  • Cessione del quinto della pensione.

Nel primo caso il richiedente stipula un accordo con una banca o una società finanziaria autorizzata dall’INPS (Agos, Compass, Findomestic, Unicredit, Younited e simili) e ottiene un prestito che sarà restituito mensilmente dal datore di lavoro o dall’INPS a seconda che si tratti di dipendente privato o pubblico.

Nel secondo caso il pensionato chiede un finanziamento all’istituto di credito e sarà l’INPS a trattenere la rata del prestito dalla pensione. Un tempo la cessione del quinto era gestita dall’INPDAP, ma ormai l’ente è confluito nell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS).

In entrambi i casi, la legge che regola la cessione del quinto obbliga le parti a sottoscrivere un’assicurazione in favore della finanziaria che concede il prestito.

Se il soggetto è un pensionato, l’assicurazione copre la finanziaria sui rischi vita del pensionato dandole il diritto di rivalsa per riscuotere la cessione del quinto sugli eredi.

Se invece il debitore è un lavoratore, oltre al rischio vita, la polizza compre anche il rischio licenziamento, invalidità, malattia, dimissioni, aspettativa e altro ancora. L’azienda ha l’obbligo di accantonare il trattamento di fine rapporto finché il finanziamento rimane acceso. All’occorrenza, la società di credito può rivalersi sul TFR maturato dal debitore.

Nella maggior parte dei casi i finanziamenti con cessione del quinto hanno una durata che va dai 4 ai 10 anni, cioè dalle 48 alle 120 rate mensili.

Cessione del quinto: come richiederlo

cessione del quinto richiesta

Per chiedere un prestito mediante la cessione del quinto occorre fornire della documentazione all’ente erogante, che in presenza di tutti i requisiti darà il via al finanziamento.

Tra i documenti richiesti ci sono almeno:

  • Documento di identità
  • Codice fiscale
  • Ultimo modello CUD
  • Certificato dello stipendio

Questa documentazione è necessaria per richiedere il finanziamento: in base a questi documenti l’ente erogante riesce a comprendere l’adeguatezza della richiesta nonché le informazioni necessarie relative all’impiego del richiedente, la tipologia di lavoro, la durata, gli anni di anzianità ed il TFR, la retribuzione ed eventuali trattenute già operate sullo stipendi frutto del rimborso di altri finanziamenti o di eventuali pignoramenti.

Solo dopo avere fornito questa semplice documentazione base è possibile analizzare la posizione per procedere con un preventivo per l’erogazione del finanziamento con la cessione del quinto dello stipendio.

Solo i pensionati e i dipendenti di aziende private, dipendenti di ditte individuali o dipendenti pubblici ovvero di enti locali e amministrazioni statali possono accedere al finanziamento tramite la cessione del quinto dello stipendio.

Di solito per accedere a questo tipo di finanziamento occorre che non ci siano elementi che possano causare una riduzione o sospensione dello stipendio. Pertanto chi è sottoposto a cassa integrazione, provvedimenti disciplinari o richieste di aspettative purtroppo potrebbe avere dei problemi per vedere erogato con esito positivo la richiesta di finanziamento.

Un altro aspetto importante è l’anzianità del rapporto di lavoro. Qualche problema potrebbe per esempio sorgere con chi è in prossimità della cessazione del rapporto di lavoro per qualsivoglia motivo o per chi ha un’anzianità molto bassa, per esempio inferiore ai 6 mesi.

Tutto questo è valido in linea di massima, tuttavia le condizioni che le società applicano variano tra una società ed un’altra pertanto un’attenta ricerca della società che può accogliere in maniera più adeguata le proprie necessità potrebbe anche dare un esito favorevole ed imprevisto alle proprie richieste.

Di solito maggiori sono le garanzie offerte e maggiori possibilità si hanno per avere un esito positivo al finanziamento. Tuttavia si ricorda che per la cessione del quinto dello stipendio di solito non sono richieste garanzie particolari così come può non essere un elemento di valutazione anche l’analisi della situazione debitoria, sulla capacità di solvibilità, su eventuali insoluti o protesti passati.

Calcolo cessione del quinto

cessione del quinto calcolo

Il calcolo della cessione del quinto è un’operazione piuttosto semplice da fare anche a casa. Per farlo ti basta prendere la tua busta paga o il cedolino pensione.

Poiché il conteggio della cessione del quinto avviene sull’importo netto del tuo stipendio/assegno pensionistico, sottrai le voci extra come:

  • straordinari;
  • sussidi (es. assegno familiare, indennità, ecc.);
  • premi produzione e altri bonus;
  • altri prestiti (se già hai una cessione del quinto accesa).

Ottenuto il valore netto dello stipendio/pensione, moltiplica per 12 mesi la cifra. Se percepisci una tredicesima, quattordicesima o quindicesima includile nel calcolo (quindi fai x13, x14 o x15 in base al tuo caso).

Ora dividi il risultato per 12 (mesi) e il quoziente ancora per 5. Al termine dell’operazione hai ottenuto la rata massima che puoi richiedere (e che rimborserai mensilmente).

Simulazione cessione del quinto

Facciamo un esempio pratico per calcolare la cessione del quinto.

  • Stipendio lordo: 1780 euro
  • Stipendio netto (- straordinari, assegni familiari ecc.): 1500 euro;
  • Mensilità: 13 (12 + tredicesima);
  • 1.500*13 = 19.500;
  • 19.500/12 = 1.625;
  • 1.625/5 = 325 rata mensile

Cessione del quinto: Vantaggi

I principali fattori di interesse sono la possibilità di ottenere finanziamenti a tassi di interesse generalmente convenienti per finanziamenti di lungo periodo – fino a 120 mesi – senza dovere presentare garanzie reali particolari come ipoteche.

La cessione del quinto dello stipendio infatti viene effettuato addirittura a chi ha avuto insoluti e protesti e la banca che eroga il mutuo non richiede neppure la situazione finanziaria del richiedente.

Di solito la cessione del quinto consente di avere un finanziamento da 3000 a 45000 euro. Come dice la parola stessa, il rimborso della rata mensile di finanziamento è di solito pari a 1/5 dello stipendio salvo casi particolari dove si può arrivare a 2/5 dello stipendio ovvero il 40%.

cessione del quinto requisiti

Nel primo caso per esempio se si ha un reddito mensile netto di 2000 euro, la rata di rimborso mensile potrà essere al massimo di 400 euro, nel secondo caso ovviamente il doppio.

In alcuni casi chi richiede un finanziamento con la cessione del quinto dello stipendio lo fa anche per una politica di consolidamento dei debiti, ovvero rimborsa debiti più costosi e a condizioni svantaggiose preferendo un solo tipo di finanziamento a condizioni generalmente più favorevoli.

L’ottimizzazione della situazione debitoria può comportare notevoli risparmi economici nel tempo nonché consente di affrontare psicologicamente meglio anche la propria gestione finanziaria.

Alcune caratteristiche della cessione del quinto dello stipendio vengono bene accolte da chi richiede questo tipo di finanziamento.

Preventivo Cessione del Quinto

Per effettuare un preventivo per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, prendendo in considerazione una richiesta per verificare il massimo erogabile, occorre prendere in esame vari elementi tra i quali la durata del finanziamento: è opportuno considerare la durata massima del prestito in virtù della forma di lavoro, dell’anzianità lavorativa e dell’età.

Per fare ciò è anche necessario stabilire quanto si è disposti a pagare per ogni rata di rimborso, generalmente pari appunto a un quinto dello stipendio o della pensione ma, in casi particolari, si può arrivare anche alla doppia cessione del quinto.

A questo punto si può verificare anche quanto si può finanziare al massimo con questa tipologia di prestito. L’istituto finanziario si riserva poi di verificare l’adeguatezza del finanziamento anche mediante calcoli matematici che mettono in rapporto il prestito richiesto con il TFR affinché non ci siano problemi di solvibilità da parte del richiedente.

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Cessione del quinto: obblighi del datore di lavoro

La cessione del quinto dello stipendio offre sufficienti garanzie ai primi e adeguate agevolazioni ai secondi, ma obbliga il datore di lavoro a rispettare alcune procedure.

Anzitutto, un datore di lavoro non può opporsi alla volontà del dipendente di chiedere la cessione del quinto dello stipendio. Inoltre è coinvolto personalmente in quasi tutte le fasi della restituzione:

  • verificare che la rata non superi il quinto della busta paga, al netto di straordinari, assegni famigliari e simili;
  • trattenere l’importo dallo stipendio del lavoratore;
  • pagare materialmente la cifra alla banca o alla finanziaria che ha concesso il prestito al suo dipendente;
  • consegnare al lavoratore un certificato di avvenuto pagamento della rata.

Inoltre è tenuto a compilare il certificato di stipendio per fornire tutti i dettagli sul dipendente alla finanziaria e a trattenere il TFR nel caso in cui il lavoratore si dimetta o venga licenziato senza aver ancora estinto tutte le rate della cessione del quinto.

Tuttavia, il datore di lavoro è libero da qualsiasi obbligo di solvenza e non è responsabile di quelle insolvenze attribuite al suo dipendente dalla società creditizia.

Cessione del quinto: conviene?

La cessione del quinto dello stipendio è un finanziamento che presenta molte garanzie per chi lo eroga in quanto la rata del piano di ammortamento del prestito viene trattenuta e prelevata direttamente dalla busta paga (chi eroga la cessione del quinto ha anche un’assicurazione obbligatoria contro la morte o la perdita del lavoro di chi ha richiesto il finanziamento).

Chi deve rimborsare la rata, invece, ha il vantaggio di svolgere il processo di rimborso in automatico alla fonte. È sempre opportuno verificare le condizioni del contratto previsto per l’erogazione della cessione del quinto e in particolare il costo del prestito. Finanziamenti di questo tipo hanno un TAN a partire da 4,10% e un TAEG che può raggiungere anche il 18,00%.

Normalmente gli importi concessi arrivano a un massimo di 60.000 euro.

Di seguito i principali vantaggi di un prestito garantito con cessione del quinto:

  • può essere dilazionato fino a 120 mesi, quindi 10 anni;
  • non sono richieste ulteriori garanzie ad eccezione del trattamento di fine rapporto;
  • possibilità di ricevere finanziamenti anche in presenza di altri debiti in corso o a persone che hanno problemi finanziari;
  • possibilità di richiedere l’erogazione anche in presenza di insolvenze precedenti, iscrizione alle centrali dei rischi finanziari come cattivo pagatore e in generale in tutte quelle situazioni in cui si hanno difficoltà ad accedere a mutui e al credito al consumo;
  • il pagamento delle rate avviene mensilmente e viene effettuato direttamente dal datore di lavoro, con addebito in busta paga automatico, senza che il prestatario sia in qualche modo direttamente coinvolto;
  • la rata è inoltre fissa per tutta la durata del rimborso e comprende tutte le spese e oneri vari.

Tempi di attesa erogazione della cessione del quinto

cessione del quinto tempistica

La domanda più frequente è quanto tempo ci vuole per avere un prestito veloce con la cessione del quinto. Spesso infatti chi richiede un prestito è molto attento alle condizioni economiche così come alle tempistiche dell’erogazione del finanziamento.

Una società che eroga un prestito impiegandoci molti giorni rischia di perdere un potenziale cliente. La tempistica mediamente varia dalle 2 settimane a 1 mese dal momento in cui si è presentata tutta la documentazione correttamente compilata. Una inesatta comunicazione dei dati può comportare la sospensione dell’erogazione del finanziamento e il contratto può essere nullo o annullabile.

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Alcune società specializzate in prestiti personali con cessione del quinto dello stipendio riescono a stipulare il contratto di finanziamento della cessione del quinto dello stipendio anche in poche ore.

Bisogna tuttavia valutare se è importante avere un prestito immediato in 24 ore o se tenere conto anche delle condizioni economiche applicate. Spesso infatti ad una rapidità dell’erogazione del prestito corrisponde anche un onere maggiore da pagare in termini economici ed il costo per questo tipo di “urgenza” può essere assai costoso. Trovare un finanziamento in tempi abbastanza brevi alle migliori condizioni può essere un mix favorevole per il richiedente.

E’ per questo che si considera di solito di avere il finanziamento richiesto nel giro di 2-3 settimane in quanto questo periodo consente di negoziare e ben confrontare le proposte e le condizioni economiche del finanziamento nonché di potere formalizzare il contratto di finanziamento.

Quasi tutte le società che propongono l’erogazione del prestito mediante la cessione del quinto dello stipendio sono in grado di concedere il prestito entro un mese. Tempi più lunghi potrebbero essere dovuti a inefficienza dell’istituto erogante o da alcune formalità da espletare o da una più approfondita valutazione della richiesta di finanziamento.

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Doppia cessione del quinto (prestito con delega)

Solo per i lavoratori dipendenti esiste la possibilità di ridurre le rate da pagare aumentando la soglia del quinto di stipendio fino a 2/5 della busta paga. In questo caso parliamo di doppia cessione del quinto, o anche detto prestito con delega.

cos'è una doppia cessione del quinto

Il nome prende spunto dal fatto che esiste una delega sul pagamento, dal momento che il beneficiario ha il dovere di delegare il rimborso del finanziamento all’azienda per cui lavora. A differenza della cessione del quinto, però, il datore di lavoro non è obbligato ad accettare tale richiesta.

Il contratto di questo tipo di finanziamento verrà eseguito solo dopo l’ok del capo dell’azienda per la quale lavora il prestatario. Come per la cessione del quinto di stipendio, il datore di lavoro stesso si prenderà poi l’impegno di effettuare il pagamento a favore della finanziaria che sta erogando il prestito.

Ricevuto tale benestare l’importo del quinto doppio viene girato al prestatario mediante assegno circolare o bonifico, normalmente in tempi abbastanza brevi.

I prestiti delega sono finanziamenti che vengono proposti ai lavoratori dipendenti, sia che siano pubblici o statali, sia dipendenti di aziende private. Non è possibile richiedere una doppia cessione del quinto per i pensionati.

Con la cessione del quinto doppia, quindi, è possibile sfiorare il 40% dell’importo dello stipendio per costruire la rata di restituzione. In più chi ha attiva una cessione doppia può decidere di rinnovarla in anticipo ed ottenere così un nuovo finanziamento.

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Per aprire una cessione doppia del quinto non sono richieste garanzie particolari se non la presenza di una liquidazione o di reddito. Come con la cessione semplice sono previste polizze assicurative obbligatorie che eventualmente andranno a coprire eventuali problemi dovuti alla perdita del lavoro o a trattamenti di fine rapporti insufficienti.

La doppia cessione del quinto ha un tasso d’interesse fisso e viene rimborsata attraverso rate mensili. Le rate, così come avviene per la maggior parte dei prestiti, sono inclusive delle varie spese legate alla richiesta di finanziamento. Inoltre possono essere richieste anche da protestati e cattivi pagatori poiché non dipendono da eventuali problemi di credito passati, ma dallo stipendio maturato in futuro.

Cessione del quinto – Domande Frequenti

Cosa vuol dire cessione del quinto?

La cessione del quinto è un prestito garantito a tasso fisso per dipendenti a tempo indeterminato e pensionati che viene ripagato attraverso delle trattenute mensili, che possono arrivare fino al massimo di un quinto dello stipendio o della pensione.

Come funziona la cessione del quinto?

Il richiedente stringe un accordo con una finanziaria per ricevere il prestito (fino a un massimo di 60.000 euro). Se è un lavoratore dipendente, sarà obbligo del datore di lavoro trattenere ogni mese un quinto del suo stipendio e versarlo alla finanziaria. Se il dipendente è pubblico, o un pensionato, il pagamento della cessione del quinto spetta all’INPS.

Cessione del quinto ai pensionati: è possibile?

I pensionati fino a 85-90 anni possono chiedere la cessione del quinto sulla pensione. Tuttavia non possono accedere alla doppia cessione del quinto.

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Andrea Roventini

Andrea Roventini

Andrea Roventini, laureato con lode in Economia presso l'Università di Bologna nel 2003, ha intrapreso la professione di Commercialista, portando avanti l'eredità dello studio di famiglia per oltre 10 anni. La sua inclinazione verso il trading indipendente e un approccio "alternativo" al mondo della finanza lo rende una guida affidabile per chi cerca di navigare nel mondo delle azioni, broker e criptovalute.

Con un'acuta comprensione dei meccanismi di mercato e un'esperienza pratica nel trading, Andrea è deciso a fornire ai lettori insight preziosi e consigli pronti all'uso per massimizzare i rendimenti degli investimenti. La sua analisi sempre aggiornata sui migliori sistemi e piattaforme di trading cerca di demistificare il panorama finanziario, rendendo il trading e gli investimenti accessibili sia per i neofiti che per gli operatori esperti.

Attraverso un linguaggio chiaro e una comunicazione diretta, Andrea mira a creare una connessione genuina con i lettori, aiutandoli a fare scelte informate in un settore in continua evoluzione. Ogni articolo che scrive è un passo verso la realizzazione di un percorso finanziario più sicuro e consapevole per tutti.